Navigazione geolocalizzata: addio definitivo alla nostra privacy

Durante una normale e usuale navigazione nel web mi sono imbattuto in un sito che ha spinto Firefox a chiedermi l’autorizzazione per consentire al sito di accedere alla mia posizione geografica.
Fino ad oggi ho sempre pensato che la posizione fosse stabilita solo dal ISP (Internet Service Provider)… invece no.

In questa pagina il team di Mozilla spiega, con una serie di domande e risposte, l’utilità e il principio di funzionamento della navigazione geolocalizzata:

Un sito web che utilizza la navigazione geolocalizzata potrà richiedere la tua posizione per offrire informazioni più rilevanti e ricerche più rapide. Ipotizziamo che tu stia cercando una pizzeria vicino a dove ti trovi. Il sito potrà chiederti di comunicare la tua posizione e fare in modo che, cercando “pizza”, verranno mostrati solo risultati utili… senza bisogno di digitare nessun’altra informazione.
Oppure, se stai cercando indicazioni per raggiungere un luogo, il sito sarà in grado di determinare la tua posizione iniziale e dovrai solo indicare la destinazione che vuoi raggiungere.
Questo servizio è assolutamente facoltativo – Firefox non trasmette la tua posizione senza il tuo consenso – e viene gestito nel completo rispetto della tua privacy. Inoltre, come tutte le tecnologie alla base di Firefox, è realizzato utilizzando standard aperti per facilitarne l’adozione da parte di tutti gli sviluppatori web.

Certo lo scopo di questo tipo di navigazione “intelligente” è quello di semplificare la vita all’internauta offrendo un’esperienza senza paragoni. Però c’è qualcosa che non mi convince.

Quando visiti un sito che utilizza la navigazione geolocalizzata, Firefox chiede se desideri comunicare la tua posizione.
Se acconsenti, Firefox raccoglierà informazioni sui punti di accesso wireless nelle vicinanze e sull’indirizzo IP del tuo computer. Successivamente Firefox trasmetterà questi dati al fornitore predefinito per il servizio di geolocalizzazione, Google Location Services, per ricevere una stima della tua posizione. Infine questa informazione verrà comunicata al sito web che ne ha fatto richiesta.
Se decidi di non comunicare la tua posizione, Firefox non effettuerà alcuna operazione.

In sostanza, quindi, è presente un database contenente gran parte degli access point wifi (mi viene da pensare, costantemente aggiornato) che assieme all’indirizzo IP del client permettono di definire una posizione spesso molto (troppo!) accurata.
Infatti, cliccando su “Fai una prova” (del link di prima) è possibile sperimentare questa funzionalità. Nel mio caso è stato più che preciso: ha disegnato sulla mappa un cerchietto con un raggio di errore di qualche metro.

TUTTAVIA, gli utilizzatori di Firefox possono tirare un sospiro di sollievo, perché viene più volte menzionato che Firefox non localizza l’utente senza il suo esplicito consenso (mediante messaggi di avviso a popup).
Per quelli che si angosciano parlando di questi argomenti – che fanno bene, date le ultime discussioni riguardo la privacy che via via sta scomparendo – è possibile disabilitare permanentemente la funzione della geolocalizzazione, evitando persino la richiesta di autorizzazione da parte dei siti (Firefox le bloccherà a priori senza mostrare avvisi all’utente). Per fare questo:

  • Aprire una nuova scheda
  • Digitare nella barra degli indirizzi about:config e premere invio
  • Digitare nel campo di ricerca “geo.enabled”
  • Cliccare due volte sulla scritta “geo.enabled”

A questo punto il valore del parametro “geo.enabled” dovrebbe passare da true a false e la geolocalizzazione dovrebbe disattivarsi definitivamente. Ma siamo davvero al sicuro, nonostante la geolocalizzazione sia disattivata?

2 thoughts to “Navigazione geolocalizzata: addio definitivo alla nostra privacy”

  1. Purtroppo no. Ho eseguito il processo, ora sono su FALSE ma ancora, dopo riavvii e svuotamenti cache mi indica la mia città…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.