Difendersi dai social network

Negli ultimi anni hanno iniziato a diffondersi su internet i Social Network, che ora costituiscono parte integrante della vita di ciascuno di noi.
Sì perché al giorno d’oggi è praticamente impossibile che un nostro amico, o un nostro parente non sia registrato su Facebook, o non abbia mai twittato, o non utilizzi WhatsApp.

Nel bene e nel male questi siti internet – perché di questo si parla – ben presto si sono evoluti divenendo un vero e proprio mezzo di comunicazione, oltre che una moda e una carta d’identità a cielo aperto.
Io ci sono dentro fino al collo, nonostante abbia giocato a tira e molla per diverse volte, sparendo dalla circolazione e riapparendo sotto altre sembianze, e posso affermare con certezza di esserne dipendente. Come tutti.

Progresso tecnologico

Durante l’evoluzione dell’essere umano ci sono state parecchie epoche, ognuna caratterizzata da una o più invenzioni che hanno cambiato in modo radicale le proprie abitudini. A partire dalla scoperta del fuoco fino alla padronanza della metallurgia, per poi finire maestri nell’invenzione delle più svariate macchine per qualsivoglia funzione.
C’è una macchina o un attrezzo per qualsiasi cosa. Qualsiasi.

E’ positivo che nell’abisso delle invenzioni ce ne sia una buona parte che ha migliorato lo stile di vita delle persone, in modo oggettivo. Tutti siamo d’accordo sul fatto che la cintura di sicurezza possa salvare la vita di un automobilista. Tutti concordiamo sull’importanza della scoperta di nuovi farmaci per combattere sempre meglio le malattie più difficili. Tutti noi possono fare qualsiasi cosa anche di notte, grazie alla luce artificiale.
In molti dei casi l’umanità deve ringraziare le idee geniali dei creativi che hanno lasciato il proprio nome nell’albo dei Grandi.

Ma che succede quando bisogna inventare per forza qualcosa? Che succede quando ci si mette alla ricerca dei soldi – tanti soldi – facili? Succede che noi comunissimi individui veniamo spinti ad utilizzare una determinata cosa. Grazie alla televisione, ad internet, e più in generale all’ignoranza e alla nostra innata abilità nel farci manipolare dal primo che passa, non siamo più noi a decidere se un qualcosa ci è utile oppure no, ma la risposta ci viene imposta dall’esterno. E guarda caso chi ce la impone è proprio quello che l’ha inventata o comunque qualcuno che ci ricava una buona fetta di guadagno.

Il tunnel

Occorre fare qualche considerazione sulle conseguenze di queste invenzioni che reputiamo fantastiche e che fanno sì che ci domandiamo come fosse possibile la vita senza di esse.

Facciamo l’esempio degli smartphone.
Ad oggi chiunque ne possiede (almeno) uno. E i più restii, che solitamente sono gli anziani, salvo qualche rarissima eccezione, prima o poi finiscono col farsi finalmente condizionare e finiscono nel primo negozio di elettronica per comprarsene uno.
Lo smartphone è un telefono che fa un sacco di molte altre cose. Oltre a telefonare (funzione da non sottovalutare) permette di ascoltare la musica, giocare, mandare e-mail, chattare, fare foto e il caffé espresso. No, scherzavo, non può fare il caffé… oppure sì?
C’era un modo alternativo di fare tutte le cose che fa uno smartphone, tranne telefonare. Si viveva lo stesso, tranquillamente. Anzi, non c’era lo stress e l’angoscia di dover trovare sempre una presa a cui attaccarsi perché la batteria è già scarica.

Torniamo ai social network.
Supponiamo per un momento che l’invenzione di un social sia opera di un genio che vuole sfondare il proprio portafoglio di bei dollaroni. Se ciò fosse vero questo tizio avrebbe tutto l’interesse che la propria creazione diventasse popolare e venisse utilizzata dal maggior numero possibile di persone. Sì, ma come?
Come si può far utilizzare una nuova cosa alla gente che non la conosce? Semplice: diffondendo e impiantando la convinzione che sia un qualcosa di utile. E di tendenza. Anzi, direi essenziale.

Facebook è fondamentale nella vita di tutti noi in quanto ti aiuta a connetterti e rimanere in contatto con le persone della tua vita (slogan ufficiale presente sul sito).
Pagina iniziale di Facebook

 

E’ bello mettersi in contatto con gli ex compagni di scuola o con i propri parenti o con personaggi famosi o altra gente ancora. Ed è bello condividere con loro le proprie foto e le proprie emozioni, i propri stati sentimentali e tutte le informazioni personali. Ed è bello anche aumentare la rete di persone che si vogliono seguire, del resto, più siamo e più è bello.
E una volta che si è stabilito quanto sia bello, trendy ed essenziale connetterci con la gente più o meno sconosciuta, cosa c’è di meglio, per lo sviluppatore di questa bellissima piattaforma, che migliorare e creare nuovi strumenti per svolgere ciò?
Siamo partiti da un sito internet, quando per pubblicare uno stato o una foto avevi bisogno di un computer, mentre oggi, a momenti, lo puoi fare tramite vivavoce quando sei in automobile.

La verità è che la gente di oggi ha bisogno di condividere con il prossimo tutto ciò che fa o che vede. Fortunatamente ci sono tante sfumature di questo fenomeno, ma anche il più “sano”, in questo vortice senza fine dei social network, qualche stato o una foto personale se li lascia sfuggire.
Non capisco bene il motivo di tutto questo eccessivo desiderio di far sapere a tutti quanti dove siamo, cosa facciamo e – ultimo ma non meno importante – con chi lo facciamo. Ah, già: si esegue una semplice indicazione di Facebook.

Schermata da 2014-08-19 14:31:46

 

C’è talmente tanta dipendenza che tutti siamo portati a pensare che i social network sono importanti e non potremmo fare a meno.
Per verificare se un tuo amico è dipendente da Facebook basta dirgli, a bruciapelo:
Saresti in grado di cancellarti da Facebook?
Le risposte saranno molto interessanti.

I social network sono utili

Ogni volta che ho deciso di cancellare il mio profilo (come ho detto in precedenza, è successo tante di quelle volte…) i miei amici mi chiedevano sempre il motivo.
In effetti venire a sapere che qualcuno si cancella da Facebook è sempre una notizia che fa scalpore. Se succedesse a un personaggio famoso uscirebbe sicuramente su tutti i telegiornali.
La mia risposta tipica era che “non voglio far sapere gli affari miei a gente di cui non mi interessa un fico secco, aggiungendo che mi sentivo vittima di dipendenza dal network.
Mi dicevano poi che i social network sono utili, e che se vuoi non devi per forza pubblicare tutto quello che ti pare, puoi filtrare i contenuti per farli vedere solo a persone specifiche.
E poi si può comunicare, ci si può commentare le foto e mettere i mi piace di qua e di là per farsi anche solo due risate.

Un’altra triste verità è che oggi la gente comunica in larga parte tramite Facebook. Grazie alla semplicità con cui si può contattare, via condivisione o via chat, le persone, si crea un tutt’uno tra la gente che si frequenta (amici) e la gente che si conosce appena (amici di Facebook), con cui normalmente non ci si combinerebbe nulla se non molto raramente – esempio “cene di classe”.
Di conseguenza, ci guadagnano i conoscenti e ci rimettono gli amici.
Non ce ne rendiamo conto, ma se di punto in bianco sparissimo da Facebook, i nostri amici tenderebbero, nel lungo termine, ad accorgersi sempre meno di noi.

E’ per questo che nessuno ha il coraggio di cancellarsi da Facebook. E quando succede, spesso si torna indietro.

Altro aspetto da non sottovalutare è l’aspetto commerciale e pubblicitario.
Chi ha un gruppo musicale, o un’attività, spesso ha anche una pagina Facebook, che serve a farsi pubblicità e quindi ad avere più pubblico o più clienti.
Se bisogna amministrare questa pagina, non si può cancellare il proprio account, altrimenti si perderà la possibilità di gestirla.

I giusti compromessi

Si vuole fare qualcosa per difendersi dai social network? Ci si sente oppressi eppure non siamo in grado di uscire di scena?
Fortunatamente esistono dei compromessi, che permetterebbero di sfruttare i vantaggi essenziali offerti dai social network, cercando di limitare al minimo i danni.

NIENTE AMICI

Se la necessità è solo ed esclusivamente quella di amministrare delle pagine pubbliche si può ricorrere al trucchetto.
Una volta creato un profilo fake (o continuando con il proprio profilo personale) si stabilisce l’amicizia con un altro amministratore, che ci concederà a sua volta il grado di amministratore per poter gestire la pagina. A quel punto si rimuove questa persona dagli amici e quindi tutti gli altri.
Pro: niente stati. Niente foto di gente a caso. Niente suggerimenti invasivi e consigli su chi aggiungere agli amici (se non hai nessun amico, dopo un po’, Facebook non saprà che algoritmo usare per suggerirti nuove persone con cui connetterti).
Contro: si esce dal giro. I contatti caleranno drasticamente.

NIENTE AGGIORNAMENTI

Un’altra opzione, se si desidera restare comunque nel giro, consisterebbe nel disabilitare tutti gli aggiornamenti di stato della propria lista amici.
In pratica, con questa opzione, selezionabile nelle Impostazioni, non si vedranno più i nuovi stati e le nuove foto dei nostri amici.
Per quanto riguarda i post delle pagine pubbliche (tipo le pagine di informazione) dovrebbe essere possibile riuscire a visualizzarli lo stesso.
Pro: siamo comunque contattabili via chat e possiamo vedere i contenuti dei nostri amici se visitiamo le loro bacheche oppure se ci taggano nei post.
Contro: la diffusione del tag è calata drasticamente, da quando sono sbucati fuori gli hashtag (quelle parole a caso precedute dal segno #, che in teoria, avrebbero una funzione specifica), rendendo questi post invisibili ai nostri occhi.

NIENTE SOCIAL SU SMARTPHONE

E’ anche possibile limitare l’accesso ai network anche semplicemente evitando di installare la relativa applicazione su smartphone, in modo da restare “salvi” quando siamo fuori casa.

Pro: notevole tranquillità quando siamo in giro. Non c’è bisogno di controllare ogni secondo se ci sono notifiche. Non c’è bisogno di fare foto a qualunque cosa perché tanto non si potrebbe condividere.
Contro: se ci sono persone che vi contattano (quasi) esclusivamente via messaggio su quel social network, state tranquilli sul fatto che NON riceverete i loro messaggi quanto siete in giro (e loro, con buone probabilità, non vi contatteranno tramite il banalissimo e obsoleto sistema del sms).

ELIMINARE GLI AMICI CHE NON CI INTERESSANO

So che questa è un’eresia, che molti mi tireranno i pomodori e le uova marce, però è una funzione prevista da Facebook. Se la lista di amici è troppo estesa, e si vuole fare un po’ di pulizia per rimuovere i contatti indesiderati, perché non farlo?

Pro: vedremo solo i post delle persone a cui siamo più legati. Le foto in spiaggia della fidanzata di un nostro ex compagno di catechismo saranno ormai solo un brutto ricordo. E così anche le foto delle coppe gelato di un tizio che non ricordiamo neanche di aver mai visto.
Contro: la paura che questo gesto possa infastidire la persona che rimuoviamo dagli amici; effettivamente, se questo network è così importante per loro, essere rimosso dalla friend list è paragonabile a un tradimento con tanto di adulterio. Secondo me queste persone neanche se ne accorgerebbero di avere un amico in meno.

PREFERIRE I CONTATTI “ANALOGICI”

Il modo probabilmente più efficace è quello di preferire i sistemi analogici. Piuttosto che chattare su Facebook, oppure usare fino allo sfinimento WhatsApp, si può fare una bella telefonata. Del resto, ultimamente ci sono offerte sempre più stracciate nel campo della telefonia mobile, impensabili anche solo qualche anno fa.
Pro: si può sentire la voce dell’interlocutore. Grazie alla voce, si possono usare diversi toni per far capire esattamente il proprio atteggiamento e il proprio stato d’animo – una cosa che ricorda molto le emoticon – e quando c’è da organizzare qualcosa, si risolve tutto in pochi minuti al massimo, rispetto ai tempi di attesa per la chat. E anche il classico “ti amo” ha tutto un altro effetto.
Contro: E’ costoso fare una telefonata, non si può rischiare il lastrico!

Piccola riflessione su quest’ultimo metodo: se vuoi contattare un tuo amico a cui tieni credo che valga la pena di spendere una chiamata; davvero è una persona così superflua da non meritare neanche pochi centesimi della tua vita?

Conclusione

Ci siamo tutti dentro. I social network si sono guadagnati, con i pugni, il proprio posto all’interno della società. Non possiamo fare niente per sterminarlo, eppure possiamo far sì che la nostra vita non  si faccia condizionare in modo eccessivo da questa disgraziata rete.
Dobbiamo cercare in tutti i modi di conservare almeno un minimo della nostra superiorità e del controllo che abbiamo sulla nostra vita.
Con una massiccia dose di buon senso possiamo affrontare con successo il sistema ed evitare che la nostra vita finisca con l’essere patetica e svuotata di tutte le brillantezze personali di ognuno di noi.

Provate e a organizzare una cena tra amici e guardate insieme, anche al computer (chi le stampa più?), le foto della scorsa vacanza. E’ un po’ meglio che guardarsele da soli, seduti su una sedia e con una faccia priva di qualunque espressione…  no?

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